Il desiderio ed il contratto
Su alcune questioni iniziali nel trattamento psicoanalitico
di Adriano Voltolin
Il tema del contratto analitico non è questione che gli psicoanalisti abbiano trattato frequentemente. In parte questo è dovuto al fatto che l’accordo tra un analista ed un paziente all’inizio di un lavoro è prevalentemente visto come qualche cosa che non precede la relazione che si instaurerà, ma che invece ne fa già parte. Di questo avviso sono certamente gli psicoanalisti lacaniani e quelli kleiniani, mentre quelli che si definiscono freudiani tout court, o neofreudiani, tendono a considerare certi aspetti della relazione psicoanalitica come non facenti parte, a rigore, delle dinamiche transferali[1].