(pubblicato su: http://rivista.overleft.it/)
Il destino, la violenza e la natura in Cornac McCarthy. Contrappunto con il mito dell’Ovest americano.
di Adriano Voltolin
E’ abbastanza ovvio che l’opera di Mc Carthy vada inserita nella grande epopea dell’Ovest americano: vi appartiene in quanto ne appare l’ultimo grande cantore, quasi un controcanto letterario di Sam Peckinpah e dell’ultimo Clint Eastwood; con maggiore consapevolezza di questi, sembra però indicare lo scioglimento in senso catastrofico, negli Sati Uniti del ventesimo secolo, dell’ambiguità da sempre insita nell’uomo della frontiera.