Un giorno devi andare
Il film di Giorgio Diritti dovrebbe avere per titolo, pensando all’intreccio odierno tra politica, economia e crisi sociale Un giorno dovrai pure andare.
Non è tanto un’inguaribile fiducia illuministica nella storia a suggerire questa buffa modifica, quanto piuttosto l’osservazione della clinica psicoanalitica che la capacità di sopportare trova un limite nella necessità della tutela degli oggetti buoni interni. Il film di Diritti ci mostra difatti una situazione nella quale l’aggressione selvaggia alla natura ed alle relazioni sociali da parte della società globalizzata si sostiene sulla incapacità degli abitanti delle favelas brasiliane di articolare concettualmente, e quindi organizzativamente, un’opposizione; ma dove anche la stessa dinamica della globalizzazione non vede mai alcun limite invalicabile e finisce per divorare, come dimostra la crisi attuale, la base stessa della propria espansione.