IN MEMORIA DI GIORGIO LUNGHINI

Written by laura. Posted in homepage

Abbiamo appreso con grande costernazione la notizia della morte di Giorgio Lunghini, che collaborò ai seminari della Società di Psicoanalisi Critica con un intervento su Freud e Keynes che venne anche poi pubblicato nella rivista Costruzioni Psicoanalitiche. In quell’occasione e anche in colloqui successivi potemmo apprezzare oltre che la sua statura scientifica, l’ampiezza dei suoi orizzonti culturali, la profondità del pensiero e la naturale sobrietà ed eleganza del suo scrivere e del suo parlare, inalterata negli anni. Nei suoi interventi Lunghini amava ripetere che un buon economista si pone interrogativi che non hanno una stretta attinenza con l’economia angustamente intesa e ricordava proprio la domanda che si poneva Keynes e cioè la ragione per cui ci piace il denaro. Proprio da questo interrogativo iniziò il suo intervento al seminario e poi in università. L’incontro e la collaborazione con una Società che si occupava di psicoanalisi era per lui del tutto naturale: del resto proprio Keynes, di cui Lunghini è forse il massimo studioso in Italia, si era formato in quella straordinaria atmosfera del salotto Bloomsbury, nella Londra degli anni ’30, assumendone a sua volta la curiosità e vastità degli interessi. La morte di un uomo e di uno studioso come lui è una perdita gravissima in un momento di pensiero desertificato come questo. Come membri di questa Società che hanno avuto il piacere di conoscerlo, abbiamo perso anche un amico, che è stato con noi per un breve tratto del percorso con la disponibilità, l’intelligenza e uno stile purtroppo assai rari.

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