La morte profanata
Santo Peli da “La resistenza difficile” – Franco Angeli 1999
Riflessioni sulla crudeltà e sulla morte durante la Resistenza
I
Le riflessioni che seguono rappresentano un primo tentativo di formulare delle ipotesi interpretative, di organizzare elementi d’analisi intorno ad una domanda che una serie d’episodi, d’avvenimenti incontrati nel corso di una ricerca sulla resistenza mi ha posto davanti, e che si può così sintetizzare: quali sono le ragioni della progressiva perdita di razionalità, o di necessità operativa, insomma di “senso”, di molteplici pratiche violente che aumentano d’intensità, e acquistano progressivamente connotati d’assolutezza, di male fine a se stesso, man mano che la vicenda resistenziale procede, anche quando i suoi esiti appaiono scontati? All’interno di questa generale questione, la mia attenzione è stata particolarmente attratta dalla prassi di violenze sui cadaveri, di divieto di sepoltura, di “profanazione della morte”.