SULLA CADUTA DEGLI IDOLI
La distruzione dell’illusione non produce la verità, ma solo un altro pezzo di ignoranza, un’estensione del nostro spazio vuoto, un aumento del nostro deserto. (F. Nietzsche)
È recente la notizia del comune di Brescello, commissariato per mafia e del titolare di un bar locale, che a sua volta pare abbia dovuto chiudere a causa di ricatti mafiosi. Questo comune, propriamente, non rappresenta una realtà storica precisa,ma è un luogo simulato, un po’ come la casa di Sherlock Holmes a Londra. La ben nota serie di film degli anni cinquanta con Gino Cervi (Peppone) e Fernandel (don Camillo), nonostante l’origine fittizia,induceva però a credere in una mitologia costruttiva, capace di dare un senso allo scontro, anche duro, fra le forze politiche di governo e quelle di opposizione. In questo “falso” c’era molta realtà, capace di creare una compatta coscienza collettiva nell’Italia del miracolo economico. Sappiamo infatti che ogni sistema culturale ha bisogno anzitutto di costruzioni di senso. Come scrive C. Geertz, occorre che “gli stati d’animo e le motivazioni appaiano come assolutamente realistici” anche se sappiamo che in realtà sono costruiti, perché solo in questo modo si può “uscire dall’indeterminatezza”1.
- C. Geertz La religione come sistema culturale, in C,. Geertz Interpretazioni di cultura, trad it Bologna, il Mulino 1966 p 141 [↩]